Il signore della mistificazione: quando l’Influencer gioca a fare il giornalista...
Qualcuno gli spieghi, che oggi “portare giornalisti seri” non è un distintivo da esibire ma la testimonianza che anche lui, come il 95% di chi affolla i social, ha un secondo fine: il Business...
C’è un personaggio, tristemente noto ai nostri lettori più attenti, che continua imperterrito a mistificare i fatti. Scrive con toni roboanti, gonfiando ogni parola di un ego smisurato, credendosi portavoce di un’etica superiore, quando in realtà ricalca perfettamente il modello di un altro “personaggio style”: quello dell’esaltazione del proprio io, mascherata da missione comunicativa.
Il signore in questione, come tanti altri che popolano l’universo digitale (e anche quello parallelo dei corridoi attorno al Milan), non opera per informare. No. Il suo unico scopo è quello di promuovere sé stesso, di raggiungere obiettivi personali, ben lontani dagli interessi dei tifosi o dei lettori che lo seguono. È la solita logica dei creator, degli influencer, degli youtuber che usano la comunicazione come leva per ottenere consenso, visibilità, monetizzazione.
E fin qui potremmo anche chiudere un occhio, se almeno ci risparmiasse la farsa dell’onestà intellettuale artificiale, quella ostentata presentando “alle spalle” il supporto di “giornalisti autorevoli” e “personaggi del mondo Milan”. Ma vi prego. Ci viene da ridere “a crepapelle”.
Basterebbe ascoltare un video o leggere anche solo un post di questo soggetto per comprendere il livello culturale di ciò che propone. Siamo alla fiera del pressappochismo, del populismo da social, dello slogan costruito per piacere, non per pensare. E poi il colmo: ci vorrebbe far credere che conoscere Franco Baresi o avere un contatto con un paio di redazioni attesti la sua serietà? Che il fatto di “metterci la faccia” garantisca veridicità, affidabilità, onestà nella comunicazione? Ma siamo seri?
Qualcuno gli spieghi, con calma, che oggi “portare giornalisti seri” non è un distintivo da esibire ma spesso la testimonianza che anche lui, come il 95% di chi affolla i social, ha un secondo fine: fare business.
Noi? Noi non mettiamo la faccia, e continueremo a non metterla. Perché non ci interessa fare video YouTube aspettando il bonifico, non ci interessa diventare fenomeni da social, non ci interessa riempire le tasche cavalcando indignazioni costruite.
A noi interessano solo due cose.
IL MILAN. E LA VERITÀ.
P.S. Si chiude per FERIE quando si interrompe un lavoro, una remunerazione, una professione… non quando si interrompe una passione! Ma buono che almeno in questo, il personaggio in questione sia stato ONESTO! Le ferie sono per chi considera ciò che fa un lavoro. Per noi non è un lavoro e infatti non stacchiamo mai. Il nostro caro signor nessuno, non è un lavoro. È una missione. Saluti…
Ammetto che lo seguo anche io ma solo per ridere, certi suoi commenti di un italiano "corregiuto" sono come essere al falò di Tempation Island 🤣🤣
Avanti tutta ragazzi, non serve apparire per essere credibili conta quel e come si scrive e voi siete precisi e attendibili
Scusate la mia ignoranza ma chi è questo personaggio?