Estupiñán (o Fran Garcia), Doué (o Pubill), Jashari e Vlahović: sarebbe un mercato sufficiente, di una Società comunque indegna...
Quattro acquisti che basterebbero appena a galleggiare, ma per una Società senza ambizione rappresentano già un traguardo. Il Milan ridotto a fare i conti con la mediocrità programmata...
Mettiamola così: se davvero il Milan dovesse portare a casa Pervis Estupiñán (oppure Fran Garcia), Guéla Doué (oppure Marc Pubìll), Ardon Jashari e Dušan Vlahović, saremmo davanti a un mercato da 6 pieno. Un’operazione sufficiente, nulla di rivoluzionario, ma in grado di dare un minimo di identità a una squadra che oggi è tutto fuorché definita.
Eppure, ci rendiamo conto che per questa società indegna, incapace di ambizione, guidata da chi ragiona con la calcolatrice in mano e non con il cuore rossonero, sarebbe il massimo possibile. Un picco, una vetta. Perché ormai si ragiona così: basta non sfigurare, basta galleggiare, basta non perdere soldi.
Il Milan è diventato un campo da esperimenti finanziari. Altro che gloriosa istituzione. Ogni operazione viene pesata come se stessimo trattando la compravendita di un fruttivendolo, non la costruzione di una squadra da Scudetto. E così, se arrivano quattro giocatori DECENTI, ci tocca pure dire grazie. Quando invece dovremmo pretendere di più, sempre.
Il problema non sono poi nemmeno i nomi – alcuni sono buoni, altri interessanti – perchè dietro a loro cìè gente come Max Allegri e Igli Tare, non più “Topo Furlani” e “Geoffrey Minchiada” ma il contesto. Perché anche un mercato sufficiente, se fatto da chi ha oltraggiato finora i colori del Milan, resta un insulto alla storia. E a quel punto non basta dire “abbiamo preso Vlahović” (sempre che vi riescano) per redimere anni di mediocrità programmata.
Insomma sì sarebbe un 6 “stiracchiato”. Ma un 6 che grida vergogna, perché in altri tempi sarebbe stato il punto di partenza, non l’arrivo.
✍️ Alberto Bianchini
Il vero colpo oltre a questi sarebbe Leoni
Se devo essere sincero a me i profili fatti per i vari reparti non dispiacciono per nulla, anzi (a parte Brown che, grazie al cielo, è andato in Turchia). A livello puramente di nomi, al mercato darei un 7 (mi riferisco alle sole entrate, anche perché vendere il tuo giocatore migliore farebbe crollare il voto a 3), ma le tempistiche me lo fanno valutare come 5.